Roberto Sargentini

Prolifico autore con cinque libri all’attivo, Roberto Sargentini sviluppa un profondo interesse per le Sacre Scritture fin dalla giovinezza. La fede, il rispetto e l’amore verso Dio si traducono in un impegno attivo e costante come scrittore ed esegeta.

 

La mia storia

Nato a Roma nel 1946, Roberto Sargentini è vissuto per diversi anni della sua giovinezza in Francia dove, tra l’altro, ha studiato Antico Testamento, Daniele e Apocalisse. Tornato in Italia ha frequentato a Firenze gli studi classici continuando ad approfondire la conoscenza della bibbia, in particolare gli evangeli e le epistole paoline. Dopo un soggiorno di tre anni in Umbria, dove ha completato gli studi, è tornato a Roma per intraprendere la carriera di insegnante di tecnica e pratica turistica e di tecnica e pratica alberghiera nelle scuole professionali di secondo grado che concluderà, dopo 40 anni di servizio, presso l’Istituto Professionale Alberghiero di Stato “Pellegrino Artusi”. Sposato con due figli, ha collaborato anche come consulente spirituale presso il centro “Nuova Eden” e per diversi anni ha prestato la sua opera come responsabile pastorale di una comunità ecclesiale di Ostia.

Nel 2003 e nel 2004 ha partecipato in qualità di relatore ai congressi organizzati da EDIPI (Evangelici D’Italia Per Israele) a Frascati e a Scalea, dove ha trattato temi quali “La legge e la grazia” e “Gesù Signore del Tempo”. A partire dal 2008 collabora, quando è richiesto, al sito www.ilritorno.it analizzando temi quali “Le piaghe di Apocalisse 16”, “Gli ultimi tempi”, “Lo stagno di fuoco e le traduzioni bibliche letterali”, “L’esistenza dell’inferno” “La mortalità dell’anima”, “Angeli e UFO”, “Chi sono gli angeli confinati nell’abisso?” ecc. Presso il Centro Cristiano Principe di pace ha tenuto, su invito del pastore Marco Lucio Altamira, un ciclo di interventi su “I tempi che hanno preceduto la venuta del Messia”, mentre al Centro studi del pastore Marco Distort ha trattato temi quali “Il sabato e la sacralità del tempo” e “Siamo veramente giunti al tempo della fine?”

Presso la comunità del pastore Fausto Gaeta, a Tivoli, ha invece presentato i suoi studi su “Gesù e l’ebraesimo” e su “I segni del ritorno del Messia”. Come scrittore ha pubblicato con la Perciballi Editore: “Signore indicami la strada”, “Israele la sposa del Messia”, “Il figlio d’Israele” e “Harmaghedon” (veder Libri). Nel 2020, stringe una nuova partnership con l’editore irlandese Wild Goose Publishing, con cui pubblicherà a breve il suo ultimo libro: “Mysterium Genesis”. In programma anche la stampa dei precedenti volumi in lingua inglese e francese. 

01

La ricerca di un senso

Camminavo per la strada con la morte nel cuore e gli occhi pieni di lacrime. Mi chiedevo che razza di vita fosse la mia: mi alzavo presto tutte le mattine, mangiavo di corsa un abbozzo di colazione, correvo al lavoro, il pomeriggio tornavo a casa stanco… e poi?  Era tutta qui la vita? Avevo una moglie che mi voleva bene, un bambino appena nato, una casa accogliente, un lavoro sicuro, eppure tutto questo non mi bastava. Non cercavo ricchezze o macchine di lusso. Io cercavo la mia origine, il mio Creatore, per conoscere lo scopo e il senso della mia vita. Ma non sapevo né come né dove trovarlo. Un giorno, mentre leggevo la Bibbia, fui colpito dall’insistenza di Gesù sulla necessità di ricevere lo Spirito Santo. Già, ma come si faceva a riceverlo? I pastori della mia chiesa non lo sapevano nemmeno loro. Devi pregare, mi dicevano. Pregavo, ma non succedeva nulla. Nessun cambiamento. Niente.

Fu così che decisi di intraprendere la via dello yoga. Pensavo che quelle antiche tecniche orientali avrebbero potuto farmi trovare la strada che portava a Dio. Un’illusione, questa, suscitata anche dalla parola yoga che in sanscrito significa “unione con Dio”. Purtroppo non sapevo che l’Iddio della Bibbia non aveva nulla, ma proprio nulla, a che fare con il dio dello yoga. Mi dedicai a quella dura disciplina per ben dieci anni. Tuttavia in me non cambiava nulla. Praticavo con tutte le mie forze l’autodominio, ma in me c’era una tale aggressività che avrei potuto uccidere un cane con un solo pugno. Fu una grande delusione e alla fine lasciai tutto.

02

Un incontro non casuale

Un giorno partecipai ad una festa a casa di uno dei fratelli della mia chiesa. Lì incontrai Marco, il fratello di un mio amico d’infanzia, con il quale cominciai a parlare del più e del meno. Senza che ce ne accorgessimo cominciammo a discutere dello Spirito Santo e del suo battesimo. Marco mi raccontò del suo incontro con Dio e di come il Signore avesse trasformato la sua vita, dei miracoli che accadevano nella sua esistenza, delle preghiere esaudite. Lo bloccai di colpo. Era quello che cercavo da una vita. Ne volevo sapere di più, così cominciai a tempestarlo di domande. Mi diede tre audio cassette. “Ascoltale – mi disse – vedrai che tutto ti sarà chiaro”.

Il giorno dopo mi misi ad ascoltare la prima cassetta. Era una bella meditazione: parlava di Gesù, del suo amore per noi peccatori ecc. ecc. Insomma, le solite cose che sapevo a memoria. Ad un tratto cominciò a parlare del battesimo nello Spirito Santo, delle sue conseguenze, dei doni dello Spirito. Mi feci subito attento. L’oratore raccontava di uomini e donne immersi nei propri peccati che erano stati liberati e interamente trasformati dallo Spirito di Dio, di ladri che erano diventati onesti, bestemmiatori che ora benedicevano il nome di Dio, di famiglie distrutte che erano state riedificate dalla potenza dello Spirito Santo. Nell’udire quelle testimonianze caddi in ginocchio e tra le lacrime gridai a Dio: “Signore cambia anche me. Guardami, sono qui!”

03

Una nuova vita

Cominciai a frequentare le riunioni di preghiera a casa di Marco e un giorno, mentre si invocava lo Spirito Santo, sentii la potenza di Dio scendere su di me. Fu una cosa meravigliosa. All’improvviso, non potendo più esprimere la mia gioia con parole umane, mi udii parlare in una lingua sconosciuta (At. 2:4). Mentre lodavo il nome di Dio ho avuto la visione del ritorno di Gesù: il cielo era pieno di angeli dalle candide ali che guidavano i carri del cielo. Era una visione solenne e maestosa.

Da quel giorno la mia vita è cambiata. Dio è diventato una realtà vivente che mi ha liberato dal male, che ha salvato la vita a me e ai miei figli più di una volta. Ho conosciuto un Dio che sta vicino agli uomini, che cammina accanto a chi lo ama e che se cadiamo (siamo tutti imperfetti e bisognosi della sua grazia) ci prende per mano, ci perdona, ci rialza e ci dice “Avanti, coraggio, io sono qui”.