Israele fin dall’inizio si è rivelata una sposa caparbia, ribelle e tendente all’infedeltà. Dio ha cercato in mille modi, sia durante il peregrinaggio nel deserto che nei secoli successivi all’insediamento nella terra di Canaan, di conquistare a sé, con il suo amore, Israele. L’ha corteggiata, l’ha colmata di doni, l’ha protetta con sollecitudine, l’ha anche minacciata, ma inutilmente.

Fintanto che era governata da uomini timorati di Dio, la nazione seguiva le vie del Signore, ma come questi morivano, il popolo si dava senza ritegno all’idolatria, alle pratiche religiose e immorali dei popoli pagani, venendo meno al patto santo e commettendo un vero e proprio adulterio spirituale. […]

Il figlio di Dio, lo sposo d’Israele, mosso dall’amore per il suo popolo, venne sulla terra e, al pari di Osca, andò alla ricerca della sposa ripudiata per riportarla a sé e contrarre con lei un nuovo matrimonio.

Tale ricerca non fu condotta su un piano puramente spirituale, ma materiale. Il figlio di Dio, per conquistare la sua sposa e mostrarle il proprio amore, venne in questo mondo per condividere con lei la sua sorte terrena, incontrandosi con lei su un piano che le fosse accessibile, ed è parlando il linguaggio degli uomini che l’ha chiamata a sé. È nel linguaggio degli uomini che le ha parlato di bontà, di santità, di pace, di liberazione dal peccato e dalle potenze del male.

Durante tutta la sua vita Gesù è andato in cerca della sposa perduta, cioè di chiunque fosse disposto ad accogliere il suo messaggio di pentimento, a ricevere il perdono e la salvezza di Dio e ad accettarlo come proprio Signore e Salvatore.

Gesù, come Osea con Gomer, ha proposto ad Israele di essere nuovamente la sua sposa ed ha reso legalmente valido il nuovo patto con il proprio sangue. Egli, a differenza di Osea, non ha pagato la libertà della sposa con oro o argento, ma con la propria vita.

Gesù è morto per i peccati di Israele, ma anche per i peccati delle nazioni, cioè dei non ebrei, affinché in lui tutta l’umanità potesse essere riconciliata con Dio ed entrare a far parte della sposa.Il riscatto pagato dal figlio di Dio è talmente alto che ogni credente, solo per questo, dovrebbe sentirsi grandemente amato.