Da anni il popolo d’Israele era oppresso da un re straniero e malvagio, Antioco IV, che con estrema violenza e spargimento di sangue innocente combatteva il culto del vero Dio. Era persino giunto a violare il Tempio del Signore con pratiche e riti abominevoli. Non potendo più sopportare tali profanazioni, degli uomini timorati di Dio si riunirono e diedero inizio ad una resistenza che costò loro grandi sacrifici. I siriani furono impegnati in varie battaglie nelle quali gli ebrei ebbero la meglio, finché, dopo l’ultima sconfitta, decisero di fare un accordo con gli insorti e di concedere loro la libertà religiosa.
Quando iniziò la purificazione del Tempio, era il 164 d.C., e si cercò l’olio per accendere il candelabro posto nel luogo santo, ne fu trovata una quantità sufficiente per un solo giorno. Fu accesa la prima fiamma e, a quel punto, accadde un fatto straordinario: l’olio non si esaurì e durò per tutti i giorni della purificazione, fino all’ottavo giorno, quello in cui fu dedicato (Hanukkà) il tempio al Dio dell’universo.
Come gli ebrei di quel tempo, anche noi siamo oppressi da un nemico che vuole distruggere la fede nel vero Dio, tenerci prigionieri e dominarci in modo crudele. Quel nemico è Satana. Per liberarci dal peccato, Dio ha mandato suo figlio Gesù che, lasciata la gloria del cielo, si è fatto uomo come noi e per noi ha combattuto e vinto. Se crediamo in lui egli ci donerà la vittoria sul Male e sul peccato che tanto facilmente ci avvolge. Perché questo accada non ci vuole una grande fede, ne basta poca, una fiammella, proprio come poco era l’olio del candelabro di Hanukkà. Il resto lo farà il Signore con la sua amorevole potenza. Gesù, simboleggiato dalla luce del Hanukkà, illuminerà con la fiamma del suo Spirito il tempio del nostro cuore e ci darà pace con la sua santa presenza. Egli è la luce del mondo, è il regno dei cieli sceso in terra, è la nostra speranza di vittoria e di liberazione. Buon Natale a tutti…